giovedì 12 febbraio 2015

Recensione: "Peter Pan" di JM Barrie

Peter Pan nasce come commedia di J.M. Barrie agli inizi del Novecento, e diventa poi un libro pochi anni dopo. Penso che la storia sia ben nota a tutti, specialmente grazie al cartone Disney o ad Italia1, che manda in onda il film minimo una volta al mese (sto parlando di questo qui). Entrambi sono molto fedeli al libro a modo loro, e se vi sono piaciuti allora non vi resta altro da fare che leggere il romanzo. 

Il libro merita davvero, anche se avrei voluto metterci le mani in alcuni punti. Gli indiani, ad esempio, non hanno molto spazio nella storia e le storie d'amore (se così possiamo definirle) sono molto... strane.
Le descrizioni sono fatte bene, e i personaggi, be', sono il punto di forza del libro. Spaziano dal cattivo ma risentito Capitan Uncino, all'inutile e insensata Wendy, alla gelosa e subdola Trilli. Vi è poi Peter che è la spavalderia fatta a persona. E vi assicuro che mai personaggio fu più azzeccato come promotore del messaggio "crescere fa schifo". 
Il tema di fondo è infatti il rifiuto di crescere e diventare adulti, che ultimamente sto avendo anche io. Pensare che tra poco (se tutto va come dovrebbe) dovrò andare all'università mi mette ansia e mi terrorizza a morte. Quanto meglio si stava all'asilo, dove il tuo unico pensiero era quello di scegliere tra la pittura gialla e quella rossa per colorare dei pesci deformi? 

“Non riusciamo a capire di quanto poco abbiamo bisogno in questo mondo finché non ne conosciamo la perdita.” 

Voto:  EmojiEmojiEmojiEmoji


NB: ovvio che ho visto la terza stagione di Once Upon A Time e che l'ho amata.  

1 commento:

  1. Adorabile questo libro! Recentemente l'ho anche riletto in lingua originale *-*

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