martedì 30 settembre 2014

I Bad Boys nei libri

Diciamocelo, nei libri young adult i bad boys sono un must. Ma cos'hanno di tanto speciale questi ragazzi da rubare così tanti cuori alle lettrici?
(Scusatemi, maschietti, ma questo post forse non sarà adatto a voi.)

L'altro giorno ho pubblicato il post del book boyfriend tag e devo dire che mi ha fatto riflettere molto sulla questione dei bad boys che animano i libri. Uno dei punti chiedeva di menzionare un book boyfriend "cattivo e lunatico ma con un lato buono". Ma stiamo scherzando? Come può un personaggio cattivo avere un lato buono? Queste due parole sono contrarie tra loro, si annullano a vicenda: è come dire che c'è buio nella luce. Ma peggio ancora, come può una lettrice avere una cotta per un personaggio cattivo?  Sfido chiunque ad amare nella realtà un donnaiolo come Noah (Pushing the limits) o uno stalker come Edward (Twilight). Non avreste paura che una persona instabile come L'Oscuro (The Grisha trilogy) si rivoltasse contro di voi? 

D'altro canto, però, è proprio forse il fatto che sappiamo che nella realtà non li sceglieremmo mai (almeno spero), che ci fa amare così tanto i bad boys. 


È anche vero che spesso i ragazzi buoni nei libri risultano senza carattere, molto scialbi e poco misteriosi. Prendete ad esempio Peeta (The Hunger Games): spesso, questo personaggio mi è sembrato solo una decorazione di Katniss, che, per citare Cinna, ha aiutato i lettori a rendere più amabile una ragazza schiva ed introversa. Oltre ai teneri gesti e le belle parole che riserva a Katniss, però, non hai mai fatto granché nella storia. E nonostante tifi per lui a svantaggio di Gale, devo ammettere che è abbastanza amorfo. 
E poi ci sono gli arroganti, alias quei palloni gonfiati degli Herondale (Shadowhunters). Ditemi su tutto quello che volete, ma io non riesco a sopportare nè Will nè Jace (forse forse Will è un pelino meglio). Si comportano da spacconi con tutti, mentre in realtà non fanno mai nulla, quindi non solo se la tirano come pochi, ma sono anche falsi. Quando io ho a che fare con ragazzi del genere, do di matto e mi viene voglia di buttarli giù da un ponte (per non dire rupe). 
E anche un po' colpa degli autori (specialmente le donne) che danno l'immagine di un dio greco a dei ragazzi che potrebbero essere ex detenuti - o che lo sono sul serio magari - mentre a quelli dolci tocca la parte del ragazzo carino-ma-non-troppo.

Uno dei personaggi più equilibrati di cui io abbia letto è senza dubbio Quattro (Divergent). Quattro non è nè cattivo nè amorfo, nè lunatico nè scialbo. È spesso per le sue (ma questo non è un aspetto negativo; anzi lo rende un tipetto misterioso), è molto riflessivo, sicuro di se', coraggioso, pronto a difendere coloro che ama e i più deboli, e, cosa più importante, non farebbe mai del male a un innocente. Insomma, secondo me è un tipo giusto. 
Oppure un altro che è nella via di mezzo è Simon (Shadowhunters): un ragazzo un po' sfigatello all'inizio, che però poi riesce a trovare il coraggio necessario a superare difficili prove per aiutare i suoi amici. Mi fa spesso sorridere, senza il bisogno di fare lo spaccone come il suo amichetto Jace, e bisogna dargli atto per la sua enorme lealtà nei confronti delle persone a cui tiene.


In conclusione, io sostengo i ragazzi buoni, ma mi piacerebbe vedere come adoni anche loro ogni tanto. 

1 commento:

  1. Io devo dire che subisco poco il fascino dei bad boys, infatti prendo in simpatia sempre il povero ragazzo sfigato che alla fine nel triangolo rimane (quasi sempre) a mani vuote, perchè le ragazze hanno questo debole per i bad boys e finisce sempre così, quelli buoni rimangono sempre fregati ahah Poi ci sono vari gradi di 'cattiveria', che vanno dal 'sono figo e lo so' al 'sono uno psicopatico, fuggite sciocche'. In questo senso uno dei personaggi più BAD che ho incontrato è Daemon della serie Lux. Arrongante, insopportabile, l'avrei preso a sberle tutto il tempo. Eppure le lettrici lo adorano! Misteri lol

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